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Il comodato d’uso gratuito di beni immobili: come si predispone e quali sono i vantaggi per un propretario di beni immobili?

Avvocati a Firenze - Studio Legale Bruni - Manigrasso

Abitazione A livello generale, col termine comodato ci si riferisce a quella forma contrattuale con la quale una parte, c.d. comodante, concede ad un’altra, c.d. comodatario, l’utilizzo di un bene per un uso determinato o per un dato periodo.

Il bene oggetto di comodato può essere sia un bene mobile che un bene immobile.

Normalmente è un contratto di natura gratuita che non prevede la necessità di forma scritta, quindi il contratto di comodato può validamente perfezionarsi anche verbalmente.

Il comodatario ha l’obbligo di reestituire il bene alla scadenza prefissata o quando ne è terminato l’uso per il quale era stato concesso oppure, in mancanza di una scadenza, a richiesta del comodante.

Nell’ambito del contratto di comodato, rapida diffusione ha assunto la figura del comodato di uso gratuito di un bene immobile, ovvero la fattispecie secondo la quale di regola un genitore consegna al proprio figlio un immobile di sua proprietà affinchè quest’ultimo lo utilizzi come abitazione principale.

La stessa fattispecie ricorre altresì anche nell’ipotesi in cui oggetto del comodato d’uso gratuto sia, ad esempio, un veicolo.

La prima ipotesi è però indubbiamente la più diffusa ed anche la più vantaggiosa da un punto di vista fiscale (oltre che in termini di opportunità in quanto consente ad un genitore di aiutare il proprio figlio concedendogli gratuitamente una casa).

Quali sono i vantaggi fiscali di predisporre un contratto di uso gratuito di immobile e quali sono i requisiti?

1) Secondo la legge di stabilità 2016, la base imponibile ai fini IMU/TASI viene ridotta del 50{442f0408090cafd3bf2de9f74ba9075d624607bdbaa71a409b84b4f267e06b27} per le unità immobiliari concesse in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado (ovvero genitori e figli) che le utilizzano come abitazione principale.

2) Occorre altresì che il suddetto contratto sia stipulato in forma scritta e registrato presso il competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate entro venti giorni dalla data della stipula.

Ai fini della registrazione occorre:

  • presentare il contratto in duplice copia
  • allegare richiesta di registrazione (modello 69), scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate
  • allegare versamento del pagamento dell’imposta di registro pari ad € 200,00 tramite f23
  • allegare una marca da bollo da € 16,00 per ogni quattro facciate.

Ai fini di una corretta predispozione di un contratto scritto di comodato d’uso gratuito di bene immobile si consiglia vivamente di rivolgersi allo studio legale.